Saggista, studioso di filosofia e
critico d'arte francese. Sin dagli anni di studio presso il filosofo
spiritualista J.-G. Ravaisson, dedicò particolare interesse al problema
della creazione artistica, che costituì l'argomento della sua tesi di
laurea, poi ampliata e pubblicata nel 1884 col titolo
Saggio sul genio
dell'arte. Orientatosi verso la carriera accademica, fu ordinario di
Filosofia all'università di Parigi dal 1898 al 1912. Si occupò
attivamente di problemi politici e sociali e contribuì alla fondazione
della Lega per i diritti dell'uomo. Nell'ambito della ricerca filosofica si
identificò con la corrente di pensiero nota come Spiritualismo francese,
di cui furono massimi rappresentanti Ch. Secrétan, J.-G. Ravaisson, J.
Lachelier, Ch. Renouvier. Scrisse varie opere di critica d'arte e di critica
filosofica, tra cui:
Storia di un colorista (1885);
Leonardo da
Vinci (1892);
Ernest Renan (1894);
Watteau (1902);
Le
affermazioni della coscienza moderna (1903);
La filosofia di Ch.
Renouvier (1905);
La filosofia di J. Lachelier (1920);
Origine e
destini dell'arte (postuma, 1927) (Parigi 1852 - Barbizon 1922).